Le nostre Oche

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Due esemplari di Oca Cignoide                         

La categoria delle Oche da Cortile prende in esame razze strettamente legate all’uomo. Tra queste molto importante e comune è l’Oca Cignoide, la quale si trova allo stato selvatico nella Siberia Settentrionale e nell’Asia Orientale e popola principalmente le immense steppe, ricche di fiumi, laghi e praterie della parte settentrionale del globo terrestre. Diffusa ormai da secoli l’Oca Cignoide Domestica ha sempre accompagnato l’uomo nella vita di campagna con un ruolo importantissimo legato ad uno scopo principalmente alimentare. Rustica e di bell’aspetto popola le aie delle fattorie e molto caratteristico e simpatico è il suono che emette il maschio adulto, molto simile ad un forte campanello. L’Oca Cignoide è estremamente gregaria e mansueta, vive in branchi e spesso instaura un legame ottimo con tutti gli altri animali da cortile. Munita di grandi ali è pigra e svogliata e predilige camminare a piedi anche per decine e decine di metri; deve il suo nome al portamento regale e fiero che la rende simile ad un Cigno. Tale specie è onnivora anche se adora semi, bacche, tuberi e sementi; molto importante soprattutto in primavera è il pascolo che le permette di raggiungere una condizione ottimale in vista delle cove. L’Oca Cignoide depone moltissime uova durante la primavera; quest’ultime di medie dimensioni e con una forma piuttosto allungata sono bianche latte e dispongono di un guscio forte e resistente. I gruppi sono spesso formati da un maschio e 4 femmine; quest’ultime depongono ogni circa 2 giorni e generano in una sola primavera un massimo di 50/60 uova. La femmina di Oca Cignoide cova circa 20/25 uova contemporaneamente ed i piccoli una volta nati sono bellissimi, davvero dolci e mansueti con un piumino giallo/verdognolo. Non esiste dimorfismo sessuale tra i membri della coppia. Il maschio risulta comunque più imponente e con un timbro di voce sicuramente più denso e forte. Entrambi presentano un piumaggio grigio chiaro con il ventre bianco leggermente macchiato di nero e il collo di color nocciola è spesso e imponente. Il becco lungo e piatto è di colore nero. Molto caratteristico nel maschio adulto è il corno scuro sopra l’estremità del becco che lo differenzia dalla femmina, più snella e più sottile rispetto al sesso opposto. Quest’ultima ha in genere un atteggiamento più pacato e tranquillo e nel mio allevamento viene utilizzata come balia per covare uova di altre specie molto più difficili e pregiate.
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Tre esemplari di Oca domestica

La categoria delle Oche da Cortile prende in esame razze strettamente legate all’uomo. Tra queste molto importante e comune è l’Oca Romagnola, la quale è una delle razze più antiche al mondo. Specie italiana è originaria, come indica appunto il nome, dell’Emilia Romagna precisamente delle province di Ferrara, Ravenna, Forlì e Bologna. Diffusa ormai da secoli l’Oca Romagnola ha sempre accompagnato l’uomo nella vita di campagna con un ruolo importantissimo legato ad uno scopo principalmente alimentare; importante ricordare è il cenno storico in cui si narra che proprio tale razza salvò il Campidoglio dalle truppe galliche di Brenno nel lontano 382 a.C. La questione probabilmente non sarà mai chiarita perché esistono teorie divergenti anche se la tesi più importante e delineata fa riferimento appunto a tale specie. Estremamente pesante e goffa predilige piccoli appezzamenti poiché pigra e poco attiva; il carattere è docile e mansueto e difficilmente aggressivo anche durante il periodo riproduttivo. L’Oca Romagnola è gregaria, vive in colonie e spesso instaura un legame ottimo con tutti gli altri animali da cortile. Come le altre Oche da Cortile è munita di grandi ali ma poco utilizzate se non in caso di forte pericolo. Specie onnivora adora semi, bacche, tuberi e granaglie; molto importante soprattutto in primavera è il pascolo che le permette di raggiungere una condizione ottimale in vista delle cove. Un altro alimento di cui va ghiotta è il pane che intriso di acqua bollente da origine ad un impasto delizioso importante anche per lo svezzamento dei piccoli. L’Oca Romagnola depone moltissime uova durante la primavera; quest’ultime di medie dimensioni e con una forma rotonda sono bianche e la femmina riesce a covare sino a 30/32 uova contemporaneamente. Non esiste dimorfismo sessuale tra i membri della coppia. Il maschio risulta comunque più imponente e con un timbro di voce acuto e stridulo. Entrambi presentano un piumaggio bianco latte, gli occhi azzurri e il becco e le zampe di colore arancione acceso. La femmina di Oca Romagnola come del resto anche la femmina di Oca Cignoide viene utilizzata nell’Allevamento Poggio di Ponte come balia per covare uova di altre specie molto più difficili e pregiate. Definita anche Oca da reddito è caratteristica per una carne davvero deliziosa. L’Oca Romagnola oltre ad avere il primato nella deposizione annuale di uova, viene denominata dallo standard Italiano delle Razze Avicole del 1996 con il nome di “Oca Italiana”, mentre è conosciuta in tutto il mondo con il nome di Oca di Roma attribuito dagli avicoltori spagnoli di Barcellona moltissimi secoli fa.

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